Domani è l'8 Marzo, la Festa della Donna, una giornata istituita per celebrare tutti i sacrifici fatti da milioni di donne per veder equiparare i propri diritti a quelli degli uomini e per vedere riconosciuti i loro meriti ed il loro fondamentale contributo alla società.
Purtroppo questa ricorrenza non può essere festeggiata in tutto il mondo. Ci sono paesi del sud del mondo dove nascere donne è una sventura per la famiglia, dove emanciparsi è quasi impossibile, dove far nascere un figlio è una roulette russa a causa di malattie e malnutrizione.
Quest'anno abbiamo deciso di essere vicini a quelle donne che non possono festeggiare l'8 Marzo devolvendo il 5% del fatturato di questa giornata a due progetti del CIAI a sostegno delle donne nel sud del mondo.
Il CIAI è una onlus con cui abbiamo già collaborato in passato e per cui nutriamo una profonda fiducia, che ha come mission quella di difendere ovunque nel mondo i diritti di ogni bambino e bambina aiutandoli a crescere sviluppando le proprie potenzialità consapevoli dei propri diritti e doveri.
Per questa iniziativa abbiamo scelto due progetti da sostenere:
India - Un futro per le bambine
Purtroppo in alcune zone particolarmente povere dell'india è ancora molto diffusa la pratica dell'infanticidio femminile. Avere un figlio maschio vuol dire avere in futuro una forza lavoro, qualcuno che porterà a casa un reddito e, una volta diventato adulto, si sposerà con una donna che dovrà portare in dote alla famiglia del marito una somma consistente di denaro; di contro avere una figlia femmina vuol dire quasi sempre doverla mantenere accumulando una congrua cifra da dare in dote alla famiglia del marito quando si sposerà e per questo motivo è molto diffuso sia l'aborto selettivo (vengono portate a termine soltato le gravidanze di figli maschi) che l'infanticidio o l'abbandono.Formare una ragazza in sartoria o tecniche agro alimentari vuol dire garantirle la possibilità di trovarle un lavoro e non essere più un peso per la famiglia
Grazie anche al supporto di CIAI, nel distretto di Usilampatti oggi il fenomeno è scomparso, ma è necessario lavorare per valorizzare il ruolo della donna, offrire formazione professionale alle ragazze e creare opportunità reali di miglioramento economico per i giovani.
Cambogia - Equity
In Cambogia esiste una grande disparità in tema di salute materno-infantile tra le zone urbane e quelle rurali.
Nelle zone rurali il tasso di mortalità infantile è pari a 106/1000 bambini nati vivi e spesso le madri donne incinte non hanno acceso ai servizi sanitari e ad alcuno screening pre-natale.
Il progetto CIAI ha l’obiettivo di prevenire la mortalità infantile e materna nelle zone della Cambogia che registrano le maggiori disparità.
Rafforzare il diritto alla salute di donne incinte e madri nella provincia di Mondulkiri affinché le stesse ed i loro figli (fascia 0-5 anni) possano goderne a pieno titolo con l'acquisto di letti e materassi per i bambini, la formazione di personale infermieristico e la dotazione di strumenti per la diagnosi prenatale. Il progetto coinvolge più di 14mila bambini.
Aggiornamenti:
Ci eravamo posti un'obiettivo importante, quello di riuscire a donare almeno 200 euro (ovvero ricevere ordini per oltre 4000 euro).Purtroppo non siamo riusciti a raggiungere l'obiettivo che ci eravamo posti (il totale degli ordini è stato pari a 3059,89 €) ma l'entusiasmo e la gioia che avete dimostrato nel fare vostro questo progetto ci ha spinto a fare un passo in più, quindi abbiamo deciso di donare comunque 200,00 € (100,00 € per ciascun progetto).
Grazie a questo piccolo gesto potremo sostenere la formazione in tecniche di Agro Pastorizia delle ragazze di Usilampatti e potremo pagare lo stipendio per 3 mesi per un infermiere specializzato nella provincia di Mondulkiri.
Piccoli gesti che speriamo possano fare la differenza.
Attendiamo la ricevuta del pagamento per pubblicarla qui!
Vi ricordiamo che è possibile anche contribuire individualmente tramite una donazione collegandosi al sito regalisolidali.ciai.it scegliento "sostieni un progetto".
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