Tra i tanti prodotti per prendersi cura dei nostri bimbi, uno dei più versatili è sicuramente l'olio.
Oltre ad essere un ottimo emolliente e un fantastico alleato per combattere la disidratazione della pelle, è ottimo anche per la pulizia del sederino o per eliminare eventuali residui di pappa quando l'acqua non è sufficente e non si vogliono usare detergenti schiumogeni.
L'olio può essere usato anche per rimuovere la crosta lattea che può perdurare per diverso tempo sul capino del nostro bimbo, ma sicuramente l'utilizzo più piacevole è durante il massaggio genitore-bimbo; un momento davvero magico in grado di tranquillizzare il bambino e renderlo più sereno costruendo un legame ancora più soldio tra genitore e figlio.
(per maggiori informazioni sul massaggio infantile vi consigliamo la nostra guida che potete scaricare gratuitamente QUI)
Purtroppo oggi, passeggionado tra gli scaffali di un ipermercato di una notissima catena (non cito il nome perchè ahimè temo che uno valga l'altro) ho potuto appurare che l'offerta di olii per bambini seppure sembrasse estremamente vasta (c'erano almeno 5 confezioni di marche differenti) era in realtà sempre la stessa: Paraffina... più o meno condita ma sempre paraffina!
Si andava dallo stra famoso olio baby Johnson's, all'olio Fissan, il Nivea Baby, il Bebè Confort (se non ricordo male) e persino il blasonato Humana (marchio più da Farmacia che da Ipermercato...) e il meno peggio in assoluto era il nivea, che se non altro "tagliava" l'olio di paraffina con del più naturale olio di mandorle.
Ma che cos'ha che non va la paraffina (nell'inci Petrolatum, Paraffinum Liquidum, Mineral Oil, Cera Microcristallina)?
Beh, tanto per cominciare è un derivato della raffinazione del petrolio, e quindi decisamente NON è un ingrediente Naturale, ma questo per qualcuno potrebbe non essere un motivo sufficiente per bandirlo dall'armadietto dei cosmetici, ma quello che più ci spaventa è il suo modo di interagire con la pelle.
L'olio di paraffina non è un ingrediente sebosimile, ovvero la pelle non lo riconosce, e deve il suo potere "idratante" proprio al fatto di creare un film che la ricopre impedendone la traspirazione, ovvero trattenedo i liquidi.
Il problema è che la pelle ha bisogno di traspirare! se perde troppa acqua si secca, certo, ma impedirne totalmente la traspirazione può portare a conseguenze ancor più spiacevoli.
Se la pelle non riesce a scambiare acqua con l'abiente esterno c'è rischio che il ristagno di liquidi maceri le cellule dello strato più superficiale, e questo potrebbe portare anche a prurio e dermatiti. Inoltre il film occlusivo potrebbe richiudere a stretto contatto con la pelle dei batteri, che trovandosi quindi in un clima caldo e umido prolifererebbero causando infezioni, e ancora prurito e dermatiti (spesso la così detta "sudamina"altro non è che la proliferazione batterica dovuta all'uso di creme o olii troppo occlusivi).
Parlando di ricerche e studi sulla paraffina, poi, oltre a citare il fatto che i petrolati sono classificati dalla comunità europea come cancerogeni di classe II (ovvero non è dimostrata una diretta causalità con la formazione del Cancro, anche se sono fortemente sospettati a causa di possibili residui del processo di lavorazione) eisitono anche altri studi relativi all'insorgenza di infezioni e funghi sulla pelle dei bambini trattati con olio minerale (Di seguito viene riportato il testo di uno studio in inglese che è stato postato da una utente del forum "L'angolo di Lola" QUI)
A substantive amendment to this systematic review was last made on 24 July 2003. Cochrane reviews are regularly checked and updated if necessary.
Background: Nosocomial sepsis is a frequent and serious complication of premature infants. The increased susceptibility of ELBW infants to infection has been attributed to less effective immune function compared to mature newborns and the invasive nature of necessary supportive care. Breakdown of the barrier function of the skin may be an additional risk factor for nosocomial sepsis.
Objectives: To assess the effect of prophylactic application of topical ointment on nosocomial sepsis rates and other complications of prematurity in preterm infants.
Search strategy: Searches were made of the Cochrane Central Registry of Controlled Trials (CENTRAL, The Cochrane Library, Issue 2, 2003), Ovid DC MEDLINE through June 2003, previous reviews including cross references, abstracts, conference and symposia proceedings, expert informants, and journal hand searching in the English language.
Selection criteria: Randomized controlled trials which compared the effect of prophylactic application of topical ointment to routine (standard) skin care or as needed topical therapy in preterm infants are included in this review.
Data collection and analysis: Data regarding clinical outcomes including infection [including any bacterial infection, bacterial infection with a known pathogen, coagulase negative staphylococcal infection, fungal infection, and any nosocomial infection (bacterial or fungal)], patent ductus arteriosus, oxygen requirement at 28 days, chronic lung disease and mortality were excerpted from the reports of the clinical trials by the reviewers. Data analysis was done in accordance with the standards of the Cochrane Neonatal Review Group.
Main results: Four randomized controlled trials were identified. All four studies reported improved skin condition in infants treated with prophylactic topical ointment (results not reported here). All four studies reported on the incidence of any nosocomial infection, fungal infection and coagulase negative staphylococcal infection. Infants treated with prophylactic topical ointment are at increased risk of coagulase negative staphylococcal infection (typical relative risk 1.31, 95% CI 1.02, 1.70; typical risk difference 0.04, 95% CI 0.00, 0.08 ; and any nosocomial infection (typical relative risk 1.20, 95% CI 1.00, 1.43; typical risk difference 0.05, 95% CI 0.00, 0.09. A trend toward increased risk of any bacterial infection was found in infants treated with prophylactic topical ointment (typical relative risk 1.19, 95% CI 0.97, 1.46; typical risk difference 0.04, 95% CI -0.01, 0.08 . There was no significant difference found in the risk of bacterial infection with a known pathogen, fungal infection, or other complications related to prematurity.
Reviewers' conclusions: Prophylactic application of topical ointment increases the risk of coagulase negative staphylococcal infection and any nosocomial infection. A trend toward increased risk of any bacterial infection was noted in infants prophylactically treated. Topical ointment should not be used routinely in preterm infants.
Citation: Conner, JM, Soll RF, Edwards WH. Topical ointment for preventing infection in preterm infants (Cochrane Review). In: The Cochrane Library, Issue 1, 2004. Chichester, UK: John Wiley & Sons, Ltd.
"topical ointment" e "ointment to routine" è l'unguento a base di petrolatum.
A questo però è lecito che sorga un dubbio:
Se la Paraffina fa tanto male, come mai è così diffusa?
Beh, indubbiamente la paraffina ha diversi pregi, soprattutto per i forumlatori dei cosmetici:
- è molto economica
- non irrancidisce MAI
- è ipoallergenica
- è inodore
- si emulsiona facilmente
In campo farmaceutico ha sicuramente diverse applicazioni utili, infatti applicato sulla pelle ferita e sterilizzata ne impedisce il contattocon i batteri, e magri trattiene il principio attivo in loco evitando che si disperda.
Questo però non lo rende decisamente l'ingrediente migliore per la cura del nostro bambino, per il quale sono sicuramente più indicati gli olii vegetali, che vengono riconosciuti e assorbiti dalla loro pelle, hanno un ottimo effetto emolliente e nutriente, e indubbiamente un minore impatto ambientale.
Ma quindi, quale olio utilizzare per i nostri bimbi?
Sono tanti gli olii vegetali indicati per la cura dei bambini. Il più diffuso sicuramente è l'olio di Mandorle, anche se (come già detto nel post sulle cure in gravidanza) irrancidisce facilmente rischiando di lasciare un cattivo odore su indumenti e lenzuolini, ma si possono usare anche altri olii come l'Olio di Jojoba, l'olio di Cocco o il burro di Karitè.
Esistono poi miscele di olii già pronti creati specificatamente per la cura dei più piccoli:
Consulta qui il nostro catalogo di Oli per bimbi>>
Per concludere:
Ricordatevi sempre di controllare gli ingredienti, sopratutto dei prodotti per bambini, e non pensate mai "Se sono per bambini, sicuramente saranno perfetti!"
Per maggiori info:
http://lola.forumup.it/about84-lola.html
ho imparato ad apprezzare l'olio di mandorle dolci.non lo lascerò mai più!
RispondiEliminaho però un vecchio flacone di olio jonson's che sembra non finire mai!
lo utilizzo solo dopo la depilazione per togliere la cera residua.buttarlo come dice mia madre è...peccato perchè i soldi non si buttano...
finito quello però STOP.
non posso pensare di mettere "petrolio" sulla pelle candida di un mio futuro figlio!!blè!
mandorle forever ^_^
ps grazie della guida sui massaggi,salvata e messa da parte!
Buttarlo è sicuramente peggio!
RispondiEliminacomunque non ti preoccupare, perchè nonostante il PAO, stai tranquilla che non scadrà MAI!
Se però vuoi velocizzare la sua fine puoi usarlo per tanti nobili scopi, come lucidare i mobili in legno, o far smettere di cigolare una vecchia porta o un'anta... :-D
Uso olio d'oliva extravergine fatto da me.
RispondiEliminaC'è anche l'olio baby della COOP che è tutto verde
RispondiEliminaE anche olio baby bio della Bio Vera (marca Cosmofarma), purtroppo in giro è difficilissimo trovarlo, lo si può però comprare online, ad esempio su Mondevert o anche sullo shop di questo Giardino di Arianna.
RispondiEliminaL'articolo è stato scritto un po' di tempo fa! Da allora abbiamo aggiunto al nostro catalogo altri olii come quello Biovera che citava @gianluca e quello di Biofficina Toscana
RispondiElimina